Si dice che nessuno sia profeta in patria. Sarà, ma non sarebbe blasfemo che proprio Genova conceda i primi e meritati riconoscimenti a un compositore dagli orizzonti decisamente internazionali. "Giallo Esperanto" è un lavoro straordinario: contemporanea, etnica (con sonorità mediterranee) e jazz, si fondono dando luogo a composizioni energiche a tratti ma anche delicate e raffinatissime. Se proprio si volesse istituire un paragone, magari solo per dare un punto di riferimento, si potrebbe pensare alle sonorità di Renaud Garcia-Fons. A ciò si aggiunga l'eccezionale qualità della registrazione, effettuata da Marco Canepa per le edizioni musicali Maccaja.
Il cd di Giangi Sainato comprende undici tracce. Alcune di esse, come "Sahara" e "Fiore del deserto", hanno già nei titoli una evidente affinità tematica e una coerenza degli arrangiamenti che sono misurati, mai invadenti e, soprattutto, mai prevedibili. Ciò si deve in primis alla bravura del percussionista Dado Sezzi e del violinista Roberto Mazzola (superlativo in "Duet" dove chitarra e violino dialogano con accenti alternativamente delicati e travolgenti). "Sweet Spring" è poi un brano di rara intensità in cui Giangi è accompagnato dal flicorno di Giampaolo Casati, uno strumento dal timbro scuro e dolce, con una meccanica a tre pistoni che permette un'estensione superiore alle tradizionali due ottave. Da menzionare infine la partecipazione di Riccardo Barbera (contrabasso), Andrea Nicolini (fisarmonica), Nicola Pastorino (didjeridoo) e Marco Canepa (tastiere). (Agostino Roncallo)
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Tracce:
1. Sahara
2. Song for Giffy
3. Dal profondo
4. Coming Back
5. Foglie di vento
6. Il raggio verde
7. Sweet Spring
8. Duet
9. Wild Sky
10. Fiore del deserto
11. Piacenza-Genova 2002