
La ben nota forza polemica di Giorgio Gaber confluisce nell’ amarezza disincantata e pungente del suo ultimo album, Io non mi sento italiano, scritto insieme allo“storico” coautore Sandro Luporini e prodotto da Beppe Quirici. La morte dell’artista milanese ha fatto sì che questo lavoro intriso di pessimismo e spietatamente severo nei confronti di certe” illusioni sociali” diventasse una sorta di testamento poetico. Lineare e rigoroso negli arrangiamenti, Io non mi sento italiano contiene brani già noti, tra cui L’illogica allegria e Il dilemma, e sei canzoni inedite.
Ascoltando alcune di queste ultime ( Il tutto è falso, Il corruttore e Io non mi sento italiano) c’è da restare attoniti davanti ad un’analisi della realtà tanto impietosa e cinica. Di quel cinismo malinconico e denso di poesia a cui Gaber non sapeva rinunciare. (Ida Tiberio)