Ci sono dischi che si giocano tutto sul filo di una continuità estetica e stlistica che, alla fine, può anche risultare stucchevole, se non ci sono lampi creativi ad illuminare il tutto. E ci sono dischi che fanno invece della discontinuità apparente e della eterogeneità dei materiali una scelta altrettanto precisa. Il rischio qui è di disorientare chi ascolta. Non corre questo rischio l'eccellente vocalist (ma è anche clarinettista) Cristina Meschia, che con Camaleonte Gitano iscrive di diritto il suo nuovo disco alla seconda schiera, quella dei lavori eclettici. Motivatamente eclettici, come ci racconta il suggestivo titolo, Camaleonte gitano. In effetti il gran mazzo di sonorità che hanno attraversato Balcani e Mitteleuropa, lasciando tracce corpose anche nel nostro Sud è uno dei fili da seguire. L'altro si annida nel cuore di quelle culture popolari profonde che Cristina ama frequentare, sempre ricercando arrangiamenti originali che fanno risaltare e la freschezza sorgiva della sua voce, e la plasmabilità di fondo delle note folk, che, come insegna Giovanna Marini, restano vive fin quando qualcuno le canta e le suona. Qui troverete la Sicilia e i Balcani, l'Ossola e il jazz manouche, il Messico e la Grecia, l'Argentina e il filone ebraico yemenita, la Serbia Rom e il Cile struggente di Violeta Parra. Accanto Cristina ha voluto il multistrumentista Julyo Fortunato, Alessandro di Virgilio a chitarre e balalaika, Anais Drago al violino. Sprizza freschezza e gioa della musica, questo disco. Di tutti i colori, come un camaleonte, e dalla calda, imprendibile anima gitana. (Guido Festinese)
Musica italiana
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CRISTINA MESCHIA - Camaleonte gitano
CRISTINA MESCHIA - Camaleonte gitano
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CRISTINA MESCHIA - Camaleonte gitano
2021-01-02 16:27:08
Guido Festinese
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