Musica italiana

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ImageStorie del nostro passato e ritmi della nostra tradizione sono gli ingredienti di questo disco a due voci. Un linguaggio ancora attuale e fortissimo per quattordici ballate che ospitano Palmiro Togliatti, Sacco, Vanzetti e il “feroce monarchico Bava” insieme a Bella Ciao e li trasformano nella pagine di un libro semplice e diretto.
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Image L’ennesimo anno non esaltante della musica italiana viene riscattato proprio quando nella clessidra del 2003 restano pochi grani. Uno di quei grani  è l’omonima opera prima di Riccardo Sinigallia. Riccardo faceva parte dei Tiromancino, lasciati, a quanto si dice, con parecchia acredine. È un disco che viaggia in perfetta sintonia con quella canzone d’autore che, dall’Islanda (Mugison) alla Germania (Notwist), non disdegna di mischiare piano e chitarra con l’elettronica e i campioni.  
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Image Circondato da musicisti amici, (Gabriele Mirabassi, Enrico Rava, Rita Marcotulli, Fausto Mesolella degli Avion Travel, Piero Ponzo, Mario Brunello) il cantautore/ferroviere di Cuneo, artista di culto in Francia, un po’ meno in patria, giunge al suo quinto album. Le “Altre latitudini” cui allude il titolo non sono quelle geografiche ma quelle del cuore e infatti il viaggio sentimentale intrapreso da Testa parla (ma sarebbe meglio dire accenna) di amori, trovati o persi, quasi senza differenza.  
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Image “Le canzoni di Fabrizio De Andrè riviste da musicisti estranei e/o marginali rispetto al mercato discografico industriale”: si presenta così il doppio cd pubblicato da Stella Nera, etichetta legata ad a/rivista anarchica. Un epigramma ingeneroso, vuoi perché fra i musicisti spiccano nomi ben noti come Lalli, Gatto Ciliegia, Walkabouts, Stefano Giaccone, Gang, vuoi perché il canzoniere di “Mille papaveri rossi” è interpretato con una adesione emotiva esemplare, non solo politica.
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ImageRitornano i cavalieri dell’assurdo a dare il benvenuto ad un’altra estate. Elio, in compagnia delle sue Storie Tese, sforna 13 canzoni in riuscitissimo bilico tra la risata sguaiata e la riflessione su noi stessi. Risata sguaiata, perché è raro che un disco faccia ridere di cuore mentre si sta seduti ad ascoltarlo; riflessione su di noi, perché è da noi che nascono gli affreschi paradossali di vita reale che lo popolano.

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ImageCon Punk... Not Diet!  i Giardini di Mirò raggiungono una maturità compositiva ed espressiva senza eguali nel panorama della musica italiana contemporanea. Pur percorrendo strade già battute, non si lasciano incantare da stereotipi e luoghi comuni, ma aggiungono in ogni brano un tocco sapiente, ora arpeggi di chitarre elettriche, ora elucubrazioni elettroniche.  

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