A Barolo (CN) dove il re dei vini riposa nei castelli e nelle cantine, quest’anno si è tenuto il festival di musica e letteratura ‘Collisioni’, un appuntamento clamorosamente ricco di ospiti: solo la giornata del sabato, di cui parliamo, ha visto la partecipazione di nomi come Nicolò Ammaniti, Don DeLillo, Zucchero, Vinicio Capossela e Patti Smith. Il venerdì chiudevano la serata i Subsonica, la domenica i Lou Dalfin e lunedì, prolungando il lungo weekend, apparizione quasi miracolosa del grande Bob Dylan in concerto nelle Langhe. Grande folla, nel pomeriggio, sotto il tendone letterario per lo scrittore americano Don DeLillo che ha svelato alcuni degli aspetti meno chiari della sua opera, grazie alle domande non banali di Antonio Scurati, confermandosi splendido narratore di un’ America che ci attrae e ci inquieta allo stesso tempo. Un po’ meno felice il confronto tra Patti Smith e il suo intervistatore; domande più banali, meno approfondite e risposte conseguenti, nonostante il nuovo disco ‘Banga’ e il recente libro autobiografico ‘Just Kids’ meritassero di essere maggiormente trattati . In ogni caso la Smith ha avuto tempo per riparare con un concerto molto denso che ha proposto brani anche meno ovvi come una cupa ed elettrica versione di ‘Beneath the Southern Cross’ e la poco considerata ‘My Blakean Year’. Tra brani più attesi ‘Dancing Barefoot’ in apertura con ‘Redondo Beach’ a seguire, poi ovviamente ‘Because the Night’, ‘Pissing in a River’, ‘Gloria’ e, per chiudere, ‘People Have the Power’. Nel mezzo del set , per dare riposo alla ragazza, Lenny Kaye ha guidato la band (Tony Shanahan, JD Daugherty, Jack Petruzzelli) in uno scatenato medley piuttosto apprezzato tra il pubblico stipato all’inverosimile nella ‘piazza rossa’. Lo stesso pubblico, due ore prima, aveva goduto di un’altra infuocata esibizione: Vinicio Capossela e la sua straordinaria banda in un omaggio ai cent’anni di Woody Guthrie con il progetto ‘Ballate’; nessuna cover dal repertorio del folksinger americano (una di Dylan si però) ma piuttosto un repertorio che trova la stessa ispirazione e motivazione, quindi canti di lavoro, di mare, di popolo e di sudore. Grandi applausi e cori per il Capitano Vinicio colto in una dimensione meno istrionica ma più adatta, forse, a precedere un ‘mito’ come Patti Smith. (Fausto Meirana)
Festival COLLISIONI 2012 Barolo (CN): Don DeLillo, Patti Smith, Vinicio Capossela Hot
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Festival COLLISIONI 2012 Barolo (CN): Don DeLillo, Patti Smith, Vinicio Capossela
2014-11-29 14:15:21
Fausto Meirana
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Opinione inserita da Fausto Meirana 29 Novembre, 2014
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