Il Leaping Fish Trio prende il nome da un breve e bizzarro film muto del 1916, scritto da Tod Browning (Freaks) con protagonista Douglas Fairbanks nella parte di uno scombinato detective cocainomane, Coke Enniday, inteso come parodia di Sherlock Holmes. Nella prima parte del concerto il gruppo ha sonorizzato, a sorpresa, proprio il cortometraggio in questione, come avveniva nei cinema prima dell’avvento del sonoro. I tre musicisti, Paolo Botti (viola, dobro e armonica), Enrico Terragnoli (banjo, chitarra elettrica, pedali) e Zeno De Rossi (batteria) propongono un repertorio estremamente originale, di contaminazione massima tra il jazz, lo swing e l’immancabile blues. In certi momenti di quiete dell’esibizione tornano alla mente anche le melodiche iterazioni della Penguin Cafè Orchestra del compianto Simon Jeffes, mentre nei momenti caldi, soprattutto grazie alla chitarra elettrica di Terragnoli si entra nel terreno sempre fertile dell’avanguardia difficilmente etichettabile. La perizia dei tre non si discute, Botti tira fuori dal dobro e dalla viola, strumenti poco comuni in questo contesto, sonorità originali ed efficaci, mentre Terragnoli fa dimenticare la collocazione tradizionale del banjo e infila la sua Fender nello spazio tra Marc Ribot e Bill Frisell; di Zeno De Rossi si conosce la poliedricità e le numerose collaborazioni con i grandi del jazz italiano, con gruppi klezmer e country; nel suo stile è inoltre evidente l’ammirazione verso il grande Shelly Manne, al quale ha dedicato un recente progetto discografico: ‘The Manne I Love‘. Anche il Trio ha recentemente pubblicato un cd: si chiama ‘Sankofa’ , e propone il repertorio della serata di Sestri; la casa discografica, per entrambi i progetti, si chiama El Gallo Rojo e si trova qui: http://www.elgallorojorecords.com (Fausto Meirana)