Il ritorno dei Calexico in Italia, che coincide con la recente uscita di Algiers, il convincente nuovo capitolo del gruppo guidato da Joey Burns e John Convertino, si materializza in questa serata all’ Alcatraz di Milano; temperatura primaverile fuori, caldo torrido stile Arizona sia sopra che sotto il palco della discoteca milanese. I due leader sfoggiano delle americanissime camicie a quadri, ma mentre Burns cerca lo spot come frontman, con quella faccia pulita da bravo ragazzo americano, la gran parte del pubblico sembra convergere, con lo sguardo, verso il compassato e preciso drumming di Convertino, occhiali da intellettuale e malcelate sembianze di bracciante del sud. La set list risulta piuttosto inchiodata verso l’ultimo periodo, con frequenti scodate ‘latine’ guidate dalle trombe di Jacob Valenzuela e Martin Wenk. Negli ultimi concerti, peraltro la band si dedica anche ad eseguire una serie di cover, che, nella serata milanese sono state ‘Corona’ dei Minutemen, ‘Alone Again Or’ dei Love e persino ‘For Your Love’ degli Yardbirds, durante la quale anche il compostissimo batterista perde finalmente un po’ del suo aplomb professorale, uscendone pure un po’ spettinato…Un’ottima performance, dunque, compresi i tre pezzi regalati come bis e terminata in un opportuno controtempo con la delicata ‘The Vanishing Mind’, per poi salutare il pubblico col grido ‘…the best concert ever!’ come, probabilmente, succede tutte le sere. (Fausto Meirana)
foto: Meirana