28 Aprile 2020
|29.4.20 Dove si parla dei concerti e di cosa dovrebbe fare un servizio pubblico degno di questo nome.
Ultimo 2020 parole scritto ai tempi della Fase 1. In molti pensano che la differenza con la Fase 2 sarà quella che distingue la Quattro Stagioni dalla Capricciosa: è cioè nella prima i funghi, il prosciutto, i carciofini, le olive sono ripartiti in quattro diverse sezioni ordinate, nella seconda sono ammucchiati a caso. Al di là di questa arguta metafora gastronomica cosa cambia per il mondo della musica e dei concerti? Per ora niente. Sono cresciuto con il mito dei festival. Prima quelli rock ovviamente. Scoperti al cinema Italia di piazza Tommaseo nel corso di una rassegna pomeridiana in cui, insieme al mio amico Rino, vidi Yessongs, Pink Floyd at Pompei e Monterey Pop con Hendrix che brucia la chitarra e la sfascia sul palco. Ricordo ancora il mio primo festival dal vivo al parco dell'Acquasola, un pomeriggio in cui riuscì ad assistere all'esibizione degli Americanta (un gruppo sudamericano arrivato in Italia sulla scia degli Inti Illimani) e all'inizio di quella del Perigeo: si era fatto tardi e non avevo il permesso per restare fuori la sera. Altri tempi. In un'intervista il promoter Claudio Trotta ha serenamente ammesso che prima di rivedere qualcuno dal vivo bisognerà aspettare la primavera del 2021. E non parlo solo di festival, ma anche di semplici concerti, magari in club come il Village Vanguard di New York, dove, viste le dimensioni del locale, se sarà messa in atto la distanziazione si entrerà dieci alla volta, musicisti inclusi. Per adesso tocca accontentarci di Facebook dove gli artisti continueranno le loro dirette e gli appassionati condivideranno i video dei grandi del passato che fortunatamente si trovano in rete. Certo, se vivessimo in un paese in cui un servizio pubblico - finanziato con i soldi dei cittadini - fosse in grado (non tecnicamente ma culturalmente) di convocare i musicisti in studio per dei concerti esclusivi, potremmo intanto vedere qualcosa di nuovo, aiutando anche una categoria in estrema difficoltà. Ma, purtroppo, non è questo il caso dell'Italia.
I DISCHI DI QUESTA SETTIMANA
Jimi Hendrix - Hey Joe Monterey Pop Festival 1967
Jimi Hendrix - Sets Guitar On Fire at Monterey Pop Festival 1967
Perigeo - Azimut
Paolo Fresu & Daniele di Bonaventura - Un vestido y un amor
Michel Petrucciani - Live At The Village Vanguard
Don Cherry & Organic Music Theatre - Live in Italy, RAI Studios, 1976
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