12 Maggio 2020
|13.5.20 Dove sfogo il mio rancore sul cinema di Chazelle.
Ci risiamo: Whiplash era la storia di un diciannovenne disposto quasi a tutto per diventare un batterista jazz (cosa ne penso? Leggete qui http://danilodt.blogspot.com/2015/02/whiplash-come-dare-torto-tracey-thorn.html). La La Land una melensa storia d'amore tra un'aspirante attrice e un musicista jazz che sogna di aprire un locale; sì, avete capito bene, non incidere il disco della vita, ma aprire un locale per suonarci il pianoforte. Ora con The Eddy, Damien Chazelle recupera tutti i suoi luoghi comuni, li presta a Jack Thorne (uno che mia figlia undicenne ricerca attivamente con l'accusa di aver completamente travisato la saga Harry Potter nella scrittura teatrale di La Maledizione dell'Erede), che glieli restituisce sotto forma di serie Netflix. Anche qui abbiamo un locale jazz: The Eddy in una Belleville squallida e multiculturale (et voilà). Il jazzista è un esule Americano a Parigi, per qualche errore e dolore di troppo in patria, che ha smesso di suonare: anche lui trova più entusiasmante gestire un locale in mezzo a tossici e bande di quartiere. La band, che si autoproclama come una famiglia, litiga ossessivamente, per il pessimo carattere di Elliot e perché la storia appena finita con la cantante (Joanna Kulig, vista in Ida e in Cold War) non aiuta a rasserenare il clima. Sospendo il giudizio cinematografico sulla serie in attesa degli sviluppi; per quel che riguarda lo stile delle prime due puntate con la regia di Chazelle, tanta camera a mano, colonna sonora diegetica e compiacimento a mucchi. Per la musica invece è già tutto chiaro: ancora una volta il jazz che Chazelle predilige è quello superficiale, anestetico e consolatorio che non lascia traccia. Dalla veemenza della batteria, passando per il pianoforte grondante melassa, fino al Modern Swing ottimo come sottofondo allo Spritz, le note autenticamente jazz in Chazelle sono davvero poche. Che poi i suoi film piacciano o funzionino (a giudicar dagli Oscar, eccome!) non è il punto; ma il jazz è davvero un'altra cosa.
I DISCHI DI QUESTA SETTIMANA
Not quite my tempo - Whiplash
Mia and Sebastian's Theme - La La Land Scene
The Eddy x Jorja Smith - Kiss Me In The Morning
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