
Soprattutto passa in secondo piano grazie alla possibilità di percepire meglio la fluidità di suoni e melodie in grado di viaggiare tra medioevo romanticizzato (“Guinevere”), bucolicità ventosa (“Isle Of Islay”), canzone d’autore riflessiva (“Young Girl Blues”), jazz rivisto in chiave hippie (“Hampstead Incident”) e improvvisazione ben controllata (“Fat Angel”). Al massimo della popolarità e della forma, Donovan si è staccato dal cliché del ”Dylan scozzese”, è soave senza essere lezioso, rilassato senza sembrare fiacco. Lo aiutano accompagnatori che evitano le prolissità tipiche dei concerti dell’epoca, in particolare l’eccellente fiatista di provenienza jazz Harold McNair. (Antonio Vivaldi)
Side one
- "Isle of Islay" – 4:21
- "Young Girl Blues" – 6:09
- "There Is a Mountain" – 3:04
- "Poor Cow" – 3:28
- "Celeste" – 5:15
- "The Fat Angel" – 3:24
- "Guinevere" – 2:42
Side two
- "Widow with Shawl (A Portrait)" – 3:34
- "Preachin' Love" – 5:03
- "The Lullaby of Spring" – 3:08
- "Writer in the Sun" – 4:30
- "Pebble and the Man" – 3:10
- "Rules and Regulations" – 2:54
- "Mellow Yellow" – 4:18