Il Diario di Disco Club

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Diario del 18 maggio
Giovedì, è il giorno dell'arrivo delle spedizioni, pacchi su pacchi e in aggiunta il Matematico, che s'intromette in ogni cosa e discorso. Stiamo quasi per liberarcene, quando sento una voce dall'esterno del negozio "E' permesso?", in genere è Quasimodo che annuncia le sue entrate con "Posso entrare?", ma questa non è la sua voce, direi che è una donna, non rispondo e non entra nessuno. Dopo qualche minuto, mentre il Matematico annuncia la sua uscita, ecco una signora, mascheratissima, che mi chiede se possiamo procurarle un cd di Bregovic, la rimbalzo a Dario, che gentile come al solito la invita a seguirlo al suo computer per la ricerca. Lo segue, ma subito si ferma "Scusi devo uscire un attimo, soffro di claustrofobia". Esce e rientra subito, Dario "Quale disco cerca?", lei "Non so il titolo" e parte con una filippica sul marito, al quale piaceva quel cd, e figlio, che glielo ha perso; Dario "Si ricorda la copertina?" e gliele mostra sul computer, niente da fare; il Matematico era in agguato e non si perde un'occasione del genere, si prodiga di consigli, il suo preferito è Ederlezi, ma la signora punta su un altro, che però non è in catalogo; Dario glielo dice e lei "Me lo ordini!", Dario ribadisce "Non è possibile, è fuori catalogo", lei, scandalizzata, "Come non è possibile?!?", ecco di nuovo il Matematico con una lunga spiegazione di come i dischi finiscano fuori catalogo e non siano più ordinabile. Alla fine la convince a ordinare il suo preferito Ederlezi, Dario le fa l'ordine e le chiede i suo i dati per avvisarla all'arrivo del cd. "NOOO!", grido di dolore, "Vorrà mica mettere il mio nome sul suo computer?", Dario "Mi servirebbe per avvisarla col numero del telefono", "Io non rispondo a numeri sconosciuti", Dario "Le mandiamo un messaggio sul telefonino", altro urlo di dolore, "TELEFONINO? Io non ho un telefonino e mai lo avrò", ecco pronto il falchetto Matematico, "Nemmeno io lo avevo e non volevo prenderlo, poi sono stato costretto dal Covid", di lì parte una lunga disquisizione sui tempi moderni e sui ragazzi di adesso, alla fine il matematico dice "Sa cosa penso io? Non hanno intelletto, manca la cultura, e sa cosa le dico ancora? Non ci sono più insegnati bravi (non come lui professore alla facoltà di matematica), qualche sberla dei genitori e qualche bocciatura in più". Non ce la faccio più, per non espellere oltre a lui la vedova (penso che il marito abbia scelto una dipartita volontaria), me ne vado io. Torno dopo dieci minuti, ma già sulla porta sento i due che continuano ad avercela coi giovani, non ce la faccio, vado di nuovo via. Altri dieci minuti rientro e, sorpresa, la vedova è andata via e Dario sta cazziando il Matematico per il lungo dialogo con la signora, "Ma non hai visto che è matta?", lui "No, io l'ho trovata una persona intelligente".
p.s. Dario, come al solito, le ha chiesto di darle un nome, poteva dargliene uno fasullo, come ha fatto una volta un cliente.

Ederlezi: Time of the Gypsies - Goran Bregović, Emir Kusturica - YouTube

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Diario del 3 marzo

Entra una banda di ragazzi, pensavo già a nuovi potenziali clienti. In realtà uno solo guarda i vinili, gli altri dopo un po' escono. Rimane solo uno a tenergli compagnia, che incuriosito gli chiede, "Cosa te ne fai di questi cosi?"
Signora in cerca di regali, le chiedo cosa sente il destinatario del dono, lei "Mah, non so, credo Ramazzotti e i Mazziskin".
Entra di corsa un ragazzone urlante, si rivolge a me e Andrea, "Ti ricordi quella sera al Carmine quando venne Hendrix? C'eravamo noi (io, lui e Andrea) e don Gallo". Io non me lo ricordavo, ma lui, essendo giovane, ha una memoria migliore della mia.
Signore in cerca di un cd di Nicola Di Bari "E' per mio padre. A 89 anni si è fissato con questo cantante". Non lo abbiamo e lo rimbalziamo a Fabio nel reparto usato. Dopo poco torna, "Lo ha finito ieri e sapete a chi l'ha venduto?", "No", "A mio padre! Quell'uomo è più sveglio di me".
Siamo in chiusura ed entra un cliente al telefono. "Adesso mi fa perdere tempo questo" penso (è quasi l'ora inderogabile della chiusura). In realtà no, prende la corsia di sinistra incominciando ad alzare la voce contro il suo interlocutore, in fondo nel reparto jazz il tono aumenta, imbocca la corsia di destra, ci passa davanti ed esce, sempre urlando. Siamo salvi, usciamo anche noi.
p.s. Di Hendrix ho trovato solo le immagini di Roma, niente Genova...

https://www.google.com/search?q=hendrix+in+concerto+a+roma+1968youtube+-+Cerca+con+Google&oq=hendrix+in+concerto+a+roma+1968youtube+-+Cerca+con+Google&aqs=edge..69i57j0i546l3.11975j0j9&sourceid=chrome&ie=UTF-8#fpstate=ive&vld=cid:401b5177,vid:1brw--aQQI8

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Diario del 14 febbraio
Chiedi chi erano i Maneskin
Ai tempi di X-Factor 2017 ci siamo chiesti "chi sono i Maneskin?", nei successivi anni abbiamo imparato a conoscerli, più per le affermazioni del tipo "come sono bravi" o al contrario "come sono scarsi". Noi non abbiamo mai parteggiato per una o l'altra fazione, pur non essendo loro fans (né io, né Dario), ma come negozianti sperando che i loro dischi facessero aumentare i nostri incassi. Nei successivi cinque anni qualcosa è successo, ma mica poi tanto. Il 2022 è stato l'anno della loro consacrazione e qualche cosa in più abbiamo venduto anche noi. Eccoci così a gennaio2023, esce il loro nuovo disco. Quanti ne prendiamo? Siamo indecisi, abbiamo paura di prenderne troppi, però la pubblicità è tanta e così ci sbilanciamo. L'uscita è prevista per il 20 gennaio e, come si fa per i big, nessuno può avere i dischi prima di quella data. Succede così che il distributore lo ha quel giorno e non può spedircelo in tempo. Disastro, adesso verranno a chiedercelo e noi facciamo la figura di non averlo! No, quel venerdì non viene nessuno; boh, forse i fans lo sapevano già. Di sabato i corrieri non consegnano, così mandiamo in missione a Bolzaneto dal magazzino GLS Andrea, non una grande impresa, abita a Isoverde. Alle 9.30 è già qui, ma non c'era urgenza, passa un solo acquirente, che, tra l'altro, lo aveva già pagato in prenotazione. "Vedrai la settimana prossima, arrivano tutti" ci diciamo a vicenda io e Dario. Lunedì, zero vendite. Martedì una signora over 60 viene a comprarlo; è la prima! Abbiamo da dare in omaggio delle bags del gruppo, gliela offriamo per la sua nipotina, ma lei "No, alla mia età non vado in giro con queste cose", era per lei...
Nelle successive due settimane poche vendite, a qualche under 14 e ancora a una over 60 (come notate ho usato sempre il genere femminile). Ci consoliamo con Dario, "Adesso c'è Sanremo, vedrai che esplodono". Sul palco loro le provano tutte, non sfasciano la chitarra (lo aveva già fatto qualcuno?), ma la chitarra la suonano con i denti (lo aveva già fatto qualcuno?) e la ragazza mostra generosamente il di dietro (lo aveva già fatto qualcuno?). "Questa volta li vendiamo tutti", venerdì zero, sabato zero, domenica zero, ah, siamo chiusi. Incomincia questa settimana, c'è San Valentino, non possiamo non venderlo. Ecco un ragazzo, cerca il regalo per la moglie, "A lei (ci tiene a sottolinearlo) piacciono i Maneskin", ci avventiamo come un solo uomo sul vinile autografato. Lo guarda, poi "Dò ancora un'occhiata, avete niente di Elton John?", "Sì, una bella raccolta doppia". Li prenderebbe tutte e due, ma quello di Elton è un po' caro, allora mi fa una domanda traditrice, "Tu cosa prenderesti?". Risultato? Io non sono bugiardo, i Maneskin tornano sullo scaffale e Sir Reginald va a festeggiare San Valentino con la giovane coppia.

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Diario del 11 febbraio
Oggi in negozio sono di moda i dischi da non ascoltare.
Primo cliente, "Vorrei dei dischi da appendere al muro".
Poco dopo, "Mi serve un ellepi di J.Cole, mi fa vedere le copertine?", "Dario gliele mostra sul computer", lui "Ecco questa, sa mi serve per arredare la stanza di mio figlio".
Continuiamo con le copertine. "Mi piacerebbe un disco che mi hai fatto vedere in vetrina con la copertina verde", io "Ultimamente?", lui "No, due anni fa".
Voce di due ragazze davanti alla vetrina. "Dimmi che c'è", l'amica "Non vedo la copertina", l'altra, "Strano, è uno dei più venduti adesso". Siete curiosi di sapere di chi parlavano? Ecco di nuovo lei "Non hanno nemmeno il cd di Eros".
Ragazza raffinata, "Avete musica a 432hz", non so cosa rispondere, lei se ne accorge e mi viene in aiuto, "E' musica per massaggi", ma poi conclude "Ma a me serve per le piante".
Questa volta è un uomo, "Di Nikka Costa ne avete cd anche arretrati?".
Ecco una signora "Cerco disperatamente una canzone di Vasco, s'intitola Patto con riscatto", le trovo il cd, lo compra. Dopo un'ora ritorna e me lo restituisce "Lo avevo già in casa"...
Vecchietto, sintetico, "Musicassette?", io "No", lui "Come mai?".
Torniamo al genere femminile, "Cerco cd per i camper".
Chiusura con gaffe. In negozio, come sempre al sabato pomeriggio ci sono Elena e Paolo, entra Stefano e immediatamente incomincia a parlare con Paolo su concerti vari degli anni novanta che scoprono di aver visto entrambi. Stefano si rende conto che Elena è con Paolo e passa di colpa dal tu al lei. Non capisco il perché e sto per farglielo notare, ma non c'è bisogno, lui dice a Paolo "Sua figlia..." lo interrompo "Ma è la moglie!", io ed Elena scoppiamo a ridere, Paolo un po' meno. Stefano cerca di recuperare, "Ma per una donna è un complimento, vuol dire che dimostra molto meno di quello che ha", io gli giro il coltello nella ferita, "Sì, ma per un uomo no". Si rassegna, "Ho fatto una gaffe, vuol dire che dopo tanti anni anch'io entro nel Diario".
Nel video una Nikka Costa arretrata.

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Diario del 6 febbraio
Ecco un ex-giovane, lo deduco da quello che dice, perché è completamente coperto con tanto di mascherina; si vedono solo gli occhi, che brillano di gioia, ed effettivamente la manifesta "Che bello rivederci dopo 30 anni, quando sono entrato qui con mio papà, anzi era il 1988,35 anni fa!", quindi non è più giovane. "Senti ho trovato in cantina un giradischi, ma manca la cinghia e la puntina, dove posso trovarli?", come al solito lo mando dal vicino De Bernardi, sempre rifornitissimo di ricambi di ogni genere. Mentre gli spiego dove è, parte in quarta e penso di non rivederlo per altri 35 anni (ottimista vero? Beh, avrei solo 110 anni). Sbaglio, lo vedo dopo 10 minuti. E' sempre contento, "Tutto a posto, si può fare. Devo farti ancora due domande", "Di musica?", "Una sì, l'altra no", "Incomincia da quella di musica, vai da Dario". Vuole il lp dei Maneskin, "Me lo tieni da parte?" non ci sono problemi, visto lo scarso successo di vendite (speriamo in Sanremo), quindi passa alla domanda non musicale "Potresti trovarmi il numero di telefono di una pasticceria?", "Una qualunque?", "No, in via Bertuccioni"; glielo trovo e lui, vedendo Antonio Vivaldi con in mano il telefono, si rivolge a lui "Me lo impresta?", Antonio glielo dà e lui chiama la pasticceria "Ciao, sono Roberto, è per la torta della mamma, vengo a prenderla quando lei esce dall'ospedale, mi sai dire quanto spendo? Grazie, ciao". Restituisce il telefono ad Antonio e incomincio a preoccuparmi, sta a vedere che adesso mi chiede i soldi per la torta. No, ma promette di tornare a prendere il lp dei Maneskin.
Viene rimpiazzato degnamente. Signora voluminosa e baffuta, parte in quarta " Sono tornata oggi a lavorare, sono caduta e all'ospedale mi hanno dato un mese di prognosi, a me piacciono i cd, ma questi non mi piacciono, no, a me piace la fisarmonica, i napoletani, i romani", si ferma per un po' a pensare, poi esplode "Ecco mi sono ricordata, Lando Fiorini! Avevo un suo cd ma il cane me lo ha rovinato se lo è smangiucchiato", io "Si era stufato di sentirlo", lei, imperturbabile, continua "A mio fratello piacciono i dischi, ha il mangiadischi, anche lui adesso è all'ospedale, ha la pressione a 230. Io quando sono caduta ho battuto anche la testa, commozione cerebrale". Chissà come era prima...
Notate una particolarità: oggi per tre volte è stato nominato l'ospedale!

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Diario del 16 dicembre

Diario del 16 dicembre
Seconda puntata di ex taxista dal taxi giallo vs Dario.
Questa mattina la prima voce che si sente fuori dal negozio è di Quasimodo, "Scusi ha un accendino?", non lo chiede a me, ma a tutti quelli che passano. La cosa bella è che gira con sacchetti di plastica pieni di pacchetti di sigarette vuoti, ma accendini non ne ha. Poco dopo eccolo "Scusi posso entrare?" me lo chiede sempre ben prima di essere sulla porta. Entra, gira un po', sceglie un disco, In Utero dei Nirvana, da 9.90€, "Mi fa un po' di sconto, me lo mette 9€?", lo accontento colo solito sconto di 90 centessssimi di scusssiana memoria, ma lui si fa audace "Non me lo può mettere 8?", io "Non sono qui per regalare i dischi". Paga e dice "Buongiorno signor Gian, me ne vado". Prima volta che qualcuno mi chiama signor Gian! In realtà si ferma immobile davanti al banco. Dopo un po' lo guardo interrogativamente, lui "Mi fermo ancora un po'". In quanto a fermo è proprio fermo, sempre nello stesso punto, quando sento da fuori un'altra voce ben conosciuta che rabbiosamente dice "Sta a vedere che quello là non c'è". Infatti "quello là", che sarebbe Dario, non c'è perché oggi entra alle 10. Avrete già capito che è il suo persecutore, l'ex Taxista dal taxi giallo. Entra e si trova davanti Quasimodo che cerca di scappare e gli chiede "Mi apra la porta", apra in senso imperativo e non apre interrogativo. E' una specie di sfida all' OK Corral, i due rivali si fronteggiano, alla fine cede il Taxista, che deve pensare "questo è più matto di me". Quasimodo se ne va e Taxmen può finalmente chiedermi "Non c'è?" senza precisare il soggetto. "No, arriva alle 10", guarda l'orologio, 9.25, "Lo aspetto", in quel momento telefona Dario, "Sono bloccato col bus nel traffico", una volta tanto questa notizia mi fa piacere, con un ghigno mi rivolgo al rivale, "Anzi, non arriva alle 10, è in ritardo", lui barcolla "Allora passo nel primo pomeriggio", io "Non alle 14.30 come ieri. Noi siamo in tre e Dario va a mangiare per ultimo, quindi torna dopo le 15". Ormai è un pugile chiuso all'angolo, butta lì "Oggi arriva il pacco", lo smonto "No, ho già visto che è in ritardo, arriva lunedì", lui "Allora non passo". Quando esce sento che borbotta i suoi soliti insulti, a Dario sono aggiunto adesso anche io.
Arriva Dario e gli riferisco il tutto e lui "Adesso lo mando a fan c...".
Infatti, pomeriggio ore 15, Taxmen entra e Dario, no, non lo manda a fan c, gli da corda per 15 minuti, rendendo vano tutto il mio lavoro al corpo.
Taxmen se ne va senza salutarmi e, come tutti i giorni, si da una spruzzata del nostro igienizzante (penso che uno dei motivi della sua venuta giornaliera sia proprio potersi lavare le mani col nostro prodotto). Il fatto è che non ha ancora capito come funziona e lo spruzzo mi finisce sulla porta e per terra, così mi tocca pulire. Lo farà mica apposta?

Top ten del mese

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