Il Diario di Disco Club
Diario del 24 maggio
Continuiamo con la sezione matusa. Anziani, pensionati, vecchietti, protagonisti ormai quotidiani del negozio e, di conseguenza, del Diario. Oggi il personaggio principale non è un cliente, sono io, sì proprio io.
Partiamo da lontano: 23 giugno 1953, è il giorno del mio sesto compleanno. Nel dopopranzo io mi assento e mi isolo imbronciato in un angolo della grande piazza di Cesino. Mi raggiungono e mi chiedono, "Come mai sei triste? Non sei contento? E' la tua festa, hai raggiunto i sei anni", io, "Appunto a ottobre mi tocca incominciare le scuole". Avevo già capito tutto.
Oggi, 63 anni meno un mese dopo, arrivo a casa e mi aspetta una busta. E' dell'Inps, apro, leggo, mi dicono che dal primo giugno mi arriverà la pensione. Il mio sorriso iniziale si spegne subito e anche questa volta si ripete la domanda, "Come mai sei triste? Non sei contento?", io, "Hai visto l'intestazione della lettera? PENSIONE DI VECCHIAIA!!!!". Fino a oggi non l'avevo capito......
Diario del 23 maggio
Cronaca nera nel reparto usato. Un cliente abituale del 28r proveniente dal basso Piemonte era da tempo sotto "osservazione". Certi suoi movimenti erano sospetti. Oggi Fabio gli tira un tranello, fa finta di cercare una cosa in fondo al negozio, poi si gira di scatto ed eccolo lì che sposta un cd verso le capienti tasche del suo giaccone. Beccato! Ovviamente se ne accorge e lo riposa sul banco. Fabio aspetta che se ne vada un altro cliente e poi lo affronta, "Tu, qui dentro non devi mettere più piede", "Ma non l'ho mica fregato, l'ho rimesso lì", "Perché ti ho visto. Altre volte te li sei portati via", ed ecco la risposta disarmante del novello Arsenio Lupin, "Sì, ma te li ho portati indietro". Ladro gentiluomo.
Telefono. "Discooocluuub", "Buongiorno, sto cercando il 45 di Dark Side dei Pink Floyd", "45? E' il titolo di un 33. Non esiste il 45", "No, guardi, non lo avrete voi, io l'ho visto su Amazon", "Il 45??", "Certo, quei dischi grossi di una volta", "Appunto i 33. Buongiorno".
Ecco uno dei tanti clienti di ritorno dopo anni (anzi decenni), ricorda i vecchi tempi, compra un disco e, quando vede il mio sacchetto verde, s'illumina, "Pensa, io li ho ancora in casa quelli di 30anni fa. Li ho presi a Sampierdarena", "A Sampierdarena? Li hai comprati da un rigattiere?", "No, nel vostro negozio, quello nel sottopasso", "Veramente noi non ci siamo mai mossi di qui. In quel sottopasso c'era Le Note e i suoi sacchetti non erano verdi"; non sembra convinto, ma mi dà ragione come si dà agli scemi.
Per la nuova sezione matusa, oggi passa un pensionato, al quale ho venduto un cd di Leo Kottke. Se ne è innamorato e ne vuole altri, "Me li ordini? Passo a prenderli dopo il primo giugno, quando arriva la pensione. Puoi fidarti, hai visto che passo sempre a ritirare le cassette che ti ordino" e, compiaciuto, aggiunge, "Sono bravo io".