Il Texas e la frontiera messicana sono al centro di questo splendido disco di Joe Ely, un tributo alla terra della sua giovinezza, con atmosfere e situazioni che ricordano i film più assolati e polverosi di Sam Peckinpah o l’asciutta scrittura di Cormac McCarthy. Quest’ultimo viene apertamente ringraziato nelle note d’apertura, assieme al poeta spagnolo Federico Garcia Lorca, al quale sembra dovuta l’ispirazione per il brano ‘Run Preciosa’, ambientato nella moderna Andalusia. Per fare di questa raccolta un capolavoro basterebbe la trascinante versione dell’epica ballata di Tom Russell, ‘Gallo de Cielo’, che racconta l’amara storia, segnata dall’immancabile destino avverso, del rapimento di un galletto da combattimento e del suo illegittimo proprietario: un’epopea di sangue, sudore e lacrime in salsa chili. L’altra cover è un brano del vecchio compagno dei Flatlanders, Butch Hancock; alla sua ‘She finally spoke Spanish to me’ Ely ha riservato lo spazio ‘amori non corrisposti’ di questa speciale antologia.
L’aspetto sonoro di questo torrido viaggio a cavallo della frontiera tex-mex ha uno speciale protagonista, il suonatore di chitarra flamenco Teye, il cui suono trillante caratterizza tutto l’album. Tra gli altri musicisti spiccano alcuni noti professionisti tra i quali Lloyd Maines e David Grissom ed il loro infinito bagaglio di chitarre, mentre le comparsate più appetitose sono di quelle di Bruce Springsteen, Jimmie Dale Gilmore (il rimanente terzo dei Flatlanders) e Raul Malo dei Mavericks: il loro contributo ai cori è un implicito omaggio allo schivo cantautore texano. (Fausto Meirana)
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