Diario nel tempo del coronavirusQuesto è il quarto giorno di Disco Club chiuso. Da agosto 1972 non succedeva che il negozio chiudesse al di fuori dei giorni festivi. L'unico precedente è luglio 2001 ai tempi del G8; il venerdì avevamo aperto, ma la polizia ci (anzi mi, all'epoca ero solo in negozio) ha mandati via, due giorni di chiusura.
Non è che i giorni scorsi, quelli precedenti la chiusura i clienti si picchiassero per entrare in negozio, anzi potrei dire che il cartello obbligatoriamente esposto, che indicava di stare ad almeno un metro di distanza tra di loro, fosse inutile, perché poche volte c'erano due clienti in contemporanea. Però quei pochi hanno tenuto altissima la percentuale di svitati in negozio e dintorni o al telefono.
Telefono, "Buongiorno, Disco Club, posso esserle utile?". Cosa c'è? Non mi credete? Lo avevo detto che in tempo di coronavirus avrei risposto come Dario. Una signora anziana mi chiede, "Senta, cerco un cd di un gruppo vecchio, se li ricorda lei gli Abba?", va be' che ho risposto gentilmente, ma questa direi che mi prende in giro, però mantengo l'educazione, "Certo signora che li conosco. Cosa cerca?", "Le canzoni più belle", prendo il cd e le leggo i titoli; le vanno bene, ma "Sa adesso io non posso uscire; quando è finito tutto vengo. Voi siete nel palazzo di vetro? Nei fondi, vero". Adesso, ripeto, va bene che sono stato gentile, ma questa ne approfitta, ci ha sbattuti negli scantinati!
Un'altra anziana entra (non dovevano starsene a casa?), "Avete sempre il cd con Eclissi di cuore?", la guardo interdetto, allora lei precisa "Non in italiano, in inglese". Capisco vuole Bonnie Tyler. Lo compra e mi dice "Questa volta sono venuta direttamente da voi, da Feltrinelli qualche mese fa ho ordinato un disco di Loretta Goggi e non è ancora arrivato". Non ha proprio più niente Feltrinelli!
Quello dopo non è anziano, ma stordito sì. "E' possibile avere un canzoniere con le canzoni che mi piacciono?", "Canzoniere?", "Sì, una cassetta con la musica che va adesso". Mi viene un dubbio, con "adesso" intenderà proprio adesso o ai tempi delle cassette.
Vado sulla porta a prendere un po' d'aria. Sento urlare, "Pino, Pino, Pino"; a parte me non vedo nessuno, cerco chi urla, davanti al Baretto Gallese c'è una coppia, appena mi giro urlano ancora "Pino" e si sbracciano a salutarmi. Ce l'hanno con me? Mi guardo intorno, non c'è nessuno, sì, ce l'hanno con me. Cosa faccio? Rispondo, se no ci rimangono male? No rientro, così quando incontrano Pino non lo salutano più, brutto maleducato.
Giovedì abbiamo chiuso definitivamente (no, questo spero di no) e ovviamente arrivano due spedizioni. Le faccio consegnare a un amico che era aperto, domenica andiamo in negozio, mi porta i pacchi e, che bello!, li apro e prezzo i dischi. Succederà ancora?
p.s. Ho controllato il telefono del negozio, nei tre giorni di chiusura hanno chiamato in 19!
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