Nel piccolo mondo del rock ‘alternativo’ Mark Everett, detto anche E, è una star e i suoi dischi a nome Eels rappresentano sempre un evento. Si tratta di un piccolo mondo dove la stranezza è sovente la norma e la sofferta vicenda umana di Everett forma una ormai classica narrazione epica (con momenti anche picareschi, va detto). Dopo la trilogia di dischi usciti fra 2009 e 2010, il signor E si è preso una pausa, ha aperto un lussuoso studio di registrazione e ha realizzato un disco nitido, classico e abbastanza sereno. Naturalmente i tre aggettivi sono plausibili solo nel piccolo mondo di cui si diceva; all’infuori di esso la musica degli Eels può suonare aspra, nevrotica e magari fastidiosa. Però attenzione: oggi persino Antony va al festival di San Remo e allora perché non immaginare su quel palco anche Everett, magari a commuovere signore e poseurs con una ballatona come On The Ropes. (Antonio Vivaldi)