Il matrimonio artistico e sentimentale fra Richard e Linda Thompson è finito nel 1982. Da allora Linda ha provato a essere sofisticata cantante pop (il fallimentare album One Clear Moment) e ha sofferto di una forma grave di disfonia che le ha impedito a lungo di cantare e persino parlare. Solo a partire dal 2002 ha ricominciato a incidere dischi a proprio nome, esibendosi però molto di rado dal vivo. Won’t Be Long Now è il terzo lavoro di questa nuova carriera ed è pieno di canzoni struggenti (e mai lamentose), cantate con una voce che non ha perso una goccia del suo naturale pathos. Detto che l’album può piacere senza fatica agli ascoltatori ‘generalisti’, diventa imperdibile per gli appassionati del settore brit-folk e dintorni vista la presenza, fra gli altri, di Martin Carthy, Dave Swarbrick e, dopo tutti questi anni, Richard Thompson. E qui ci si commuove un po’ perché il pezzo in cui due si ricongiungono artisticamente sembra arrivare proprio da uno del loro classici album anni ’70 e dice che “l’amore è per i bambini e gli stupidi”. Oh... (Antonio Vivaldi)