
Con il secondo pezzo, dall’impianto meno esotico, Wardance, davvero si aprono anche le danze, che proseguono con brani come The Wait o Complications; ai loro concerti si pogava (in Italia si sono esibiti a Torino nel 1982 e chi scrive allora era un appena maggiorenne cantante di un gruppo: The Peggio Punx), ma parlare dei Killing Joke come di un gruppo punk porta fuori strada: troppo funky le loro danze di guerra e troppo stravaganti e articolate le loro invenzioni ritmiche e armoniche. Bloodsport è una affannosa corsa elettronica, con Tomorrow’s World, $ 0.36 e Primitive lo Scherzo che uccide ci trasporta all’apice di un delirio nevrastenico, sconosciuto e irresistibile. Otto “canzoni”, sarà il termine esatto?, che da ventotto anni cercano un prosieguo, ma che nonostante i vari tentativi restano in una sorta di fortezza mai espugnata completamente. (Mauro Carosio)
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