Il 7 febbraio 1956 Ella Fitzgerald entra negli studi di registrazione della Verve per registrare il primo dei suoi SongBook dedicato a Cole Porter. All’epoca ha 39 anni ed è nel pieno della sua maturità artistica e vocale: qualche giorno prima di iniziare il suo contratto con l’etichetta di Norman Granz, il 2 febbraio, è allo Zardi's Jazzland di Hollywood con un trio formato da Don Abney al piano, Vernon Alley al contrabbasso e Frank Capp alla batteria. A più di sessantanni da quella serata salta fuori una registrazione, non impeccabile dal punto di vista audio, ma con una Fitzgerald in forma stratosferica. La disarmante facilità con cui passa dal languido romanticismo di “Tenderly” al groove aggressivo di “Why Don't You Do Right“, dal blues di “Joe William’s blues” al terrificante scat in puro stile bop di “How High The Moon”, lascia letteralmente a bocca aperta. Quale miglior modo per finire questo 2017 in bellezza? (Danilo Di Termini)