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Jazz Recensioni LORENZO CAPELLO QUINTET - Dagli Appendini alle Ante
 

LORENZO CAPELLO QUINTET - Dagli Appendini alle Ante LORENZO CAPELLO QUINTET - Dagli Appendini alle Ante Hot

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Dagli Appendini alle Ante
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lorenzocapello2Eravamo rimasti al Partenzista. Che è era ed è il contrario dell'arrivista: uno che se le tenta, e qualcosa sarà. Quell'uno è Lorenzo Capello. Jazzista con un dono raro e di rado apprezzato nel serioso mondo delle note blu all'italiana, (quasi) tutte, appunto, arriviste e mestamente ripiegate sull'hard bop di maniera. Il dono è l'ironia. Lo humor. A volte il sarcasmo. E una voglia di giocare con la musica da bimbo irriverente. Che poi le note di Capello siano molto, molto più serie (a livello di ricerca, di timbri, di soluzioni sonore inaspettate, di fantasia, insomma) di quelle di qualche altro centinaio di colleghi, è un altro fatto. Ma intanto gustatevi il rutilante mondo post-mingusiano ed in continuo movimento di Dagli Appendini alle Ante. Viaggio in un armadio (!) con  un brano cantato che fa ricordare l'art rock degli Henry Cow, magnifici strumentisti a servizio di una musica altrettanto magnifica. E titoli che pochi oserebbero: Rammendi ancor? O Panico da bagaglio a mano. (Guido Festinese)

 

 

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Giudizio complessivo 
 
89  (2)

 
LORENZO CAPELLO QUINTET - Dagli Appendini alle Ante 2014-05-20 20:03:45 Danilo Di Termini
Giudizio complessivo 
 
87
Danilo Di Termini Opinione inserita da Danilo Di Termini    20 Mag, 2014
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Secondo album per il batterista ligure con un quintetto che conferma dall’esordio (“Il Partenzista”) Antonio Gallucci ai sassofoni e Lorenzo Paesani al piano, con le novità di Tony Cattano al trombone e Michele Anelli al contrabbasso. La formazione, allestita sui ‘banchi’ dell’Accademia di Siena, propone un jazz contemporaneo e strutturato (piacerebbe anche ai rockettari più aperti, se ce ne fossero), con i fiati al proscenio, capaci di insinuarsi lentamente tra le pieghe della melodia (“Telegrammi”). In “Already Left” si aggiunge la cantante Echo Sunyata Sibley, sempre con la cifra dell’ironia per tutti gli otto brani (più ghost track), tra cui “Perfect day” di Lou Reed che diventa “Unperfect tray”, “quel cassetto imperfetto in cui spesso rimangono i nostri sogni”. Un bel modo per provare a raccontarli. (Danilo Di Termini)

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LORENZO CAPELLO QUINTET - Dagli Appendini alle Ante 2014-05-19 09:47:57 Guido Festinese
Giudizio complessivo 
 
90
Guido Festinese Opinione inserita da Guido Festinese    19 Mag, 2014
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