Eravamo rimasti al Partenzista. Che è era ed è il contrario dell'arrivista: uno che se le tenta, e qualcosa sarà. Quell'uno è Lorenzo Capello. Jazzista con un dono raro e di rado apprezzato nel serioso mondo delle note blu all'italiana, (quasi) tutte, appunto, arriviste e mestamente ripiegate sull'hard bop di maniera. Il dono è l'ironia. Lo humor. A volte il sarcasmo. E una voglia di giocare con la musica da bimbo irriverente. Che poi le note di Capello siano molto, molto più serie (a livello di ricerca, di timbri, di soluzioni sonore inaspettate, di fantasia, insomma) di quelle di qualche altro centinaio di colleghi, è un altro fatto. Ma intanto gustatevi il rutilante mondo post-mingusiano ed in continuo movimento di Dagli Appendini alle Ante. Viaggio in un armadio (!) con un brano cantato che fa ricordare l'art rock degli Henry Cow, magnifici strumentisti a servizio di una musica altrettanto magnifica. E titoli che pochi oserebbero: Rammendi ancor? O Panico da bagaglio a mano. (Guido Festinese)