Il suo disco d'esordio, datato 1966, comprendeva futuri hit come "Wedding bell blues" e "And when I die". Le incisioni successive ("Eli and the Thirteenth Confession", "New York Tendaberry", "") la consacrano esponente di spicco di una generazione di artisti 'solitari', James Taylor, Joni Mitchell, Carole King, Randy Newman, che in quegli anni si stava affacciando sulla scena. Cantante, pianista e compositrice (in ordine sparso d'importanza), l'universo musicale di Laura Nyro è spesso intimista e dolente, ma arricchito di colori e sonorità black, sia nella scelta delle canzoni che dei compagni di strada. Nel 1971, quando ormai è un'artista affermata, si dedica ad una sorta di omaggio proprio a quel mondo che da sempre l'aveva ispirata: prodotto dal duo che in quei giorni stava 'inventando' il 'Philly sound', Gamble & Huff, "Gonna take a miracle" è infatti una sorta di album tributo con cover di Martha and the Vandellas, Smokey Robinson, The Crystals, Ben E. King. Nel progetto sono coinvolti musicisti di provata fede 'soul', dal fondatore della Salsoul orchestra Vincent Montana alla ritmica dei MFSB (ricordate "The sound of Philadelphia"?), al trio delle Labelle, ancora lontane dal successo di "Lady Marmalade" e dall'avanguardia dance dei Material.